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Articolo: ModaTerapia – novità: AntoCostaSette

ModaTerapia – novità: AntoCostaSette

Se fosse un film potrebbe intitolarsi “Tartan obsession”. Ma è una bellissima collezione ispirata a uno dei tessuti più antichi e tradizionali, quello delle highlands scozzesi e la regista del caso è la stilista Antonella Costantino.
ANTOCOSTASETTE è il brand da lei ideato e disegnato che distilla al suo interno il suo sconfinato amore per la Scozia coltivato attraverso vacanze e viaggi di attenta ricerca, una leggera tendenza punk di cui il tartan è sempre stato strumento negli anni e una forte anima sostenibile. Ma andiamo con ordine, Antonella Costantino, da sempre attratta e appassionata di moda, ha iniziato la sua collezione basandosi su una serie di capi vintage e tessuti originali acquistati nel Regno Unito durante i suoi viaggi. Tra questi tessuti, il tartan la affascina e la ossessiona al punto da spingerla a documentarsi sulle sue origini e scoprire che molte delle sue varianti sono legate a particolari clan nati ufficialmente solo di recente (dall'8/4/1815 per decisione della Highland Society of London, fondata nel 1778), mentre la diffusione storica del tessuto affonda le radici in tempi ben più remoti e legati alla storia della Scozia e alle sue battaglie.
Il tessuto che solitamente immaginiamo nella realizzazione dei kilt viene reinterpretato da ANTOCOSTASETTE e tradotto in nuove declinazioni, alcune delle quali anche particolarmente inusuali, come quella che prevede l'impiego nella realizzazione di avvolgenti kimono in lana o seta. Il risultato è una capsule collection fatta di giacche, pantaloni, gonne (tra cui, ma non solo, il kilt), camicie e maglieria. Un look completo, contemporaneo, con un tocco di sottile e intelligente ironia. Tra i capi più iconici della collezione oltre al già citato Kimono, un elegante frac (sinonimo di frac) e una giacca-camicia unisex. La forza della collezione sta nell'essere un melting pot di anime diverse, quella tradizionale legata al tessuto e al motivo tartan che viene stampato anche su camicie, t-shirt e tessuti utilizzati per la confezione dei capi, quella più ironica e irriverente che si ispira alla tradizione punk e che prende forma in applicazioni, spille, tagli a vivo, distintivi ricamati, scritte decorate a mano come slogan (NO PLASTIC ne è un esempio) e in una comunicazione estremamente moderna di cui la stessa designer è in parte testimonial, e infine quella legata a una forte anima sostenibile.

I tessuti originali provengono da Scozia e Inghilterra, mentre quelli stampati sono tutti di origine italiana, come ogni altro componente che entra nella filiera corta che si avvale di una celebre bottega milanese (+39 Manifatture, già attiva nella produzione di marchi prestigiosi come Giuliano Fujiwara, Emilio Pucci, Lucio Vanotti, Di Morabito, Blazé, Arthur Arbesser, Co-te e molti altri). La produzione realizzata a Milano, seguita attentamente dalla stessa stilista, dà origine a una serie di capi dalla vestibilità perfetta che bilanciano la sartorialità con una forte spinta avant garde. Antonella presenta la sua collezione sia in showroom per la distribuzione, sia direttamente nel suo spazio in Via Maddalena, 1 a Milano, un piccolo salotto/atelier dove solitamente le sue clienti si incontrano per un tè e per provare i capi che sono disponibili anche online. In questo caso si tratta spesso di pezzi unici o realizzati su ordinazione, edizioni limitate e pezzi vintage su cui la stilista interviene con la sua creatività.

Un aneddoto particolare legato al brand consiste anche nella reinterpretazione da parte della stilista della tradizionale favola del marinaio e della sirena (che spesso vengono stampati su t-shirt e come tessuti e fodere allover, insieme al disegno del cagnolino logo del brand) in chiave ecologica con la sirena intrappolata e resa irraggiungibile dal marinaio a causa del mare pieno di plastica. Sul sito www.antocostasettemilano.com è possibile trovare una pagina dedicata all'argomento, oltre a visionare i capi e iscriversi alla newsletter.

L'anima slow di ANTOCOSTASETTE si traduce anche nell'upcycling del vintage e a questo proposito lo stesso designer ha annunciato una prestigiosa collaborazione con HUMANA VINTAGE, il brand dell'organizzazione umanitaria HUMANA People to People Italia che attraverso la raccolta e la vendita di abiti usati realizza progetti di sviluppo nel Sud del mondo e contribuisce alla salvaguardia dell'ambiente. 50 kilt numerati e in edizione limitata saranno personalizzati secondo lo stile ANTOCOSTASETTE e saranno capi unici per i guardaroba di clienti attenti alla sostenibilità che non intendono omologarsi. I capi faranno parte della collezione FW 21/22, ma allo stesso tempo saranno disponibili sul sito del brand in una logica see now buy now dai primi mesi del 2021.

ANTOCOSTASETTE è presente anche su Sustainable Brand Platform (sustainable.ideebrandplatform.com), la piattaforma di cui ci siamo occupati in un precedente articolo e che consente a diversi brand di misurare con un algoritmo (SBP Meter) creato da Idee brand Platform la propria sostenibilità in una logica di trasparenza garantita dalla tecnologia blockchain. (sustainable.ideebrandplatform.com/brand/18/Antocostasette%20Milano.html)

Sicuramente un brand da seguire nelle sue evoluzioni, per un pubblico moderno ma sofisticato, alla ricerca di un'eleganza tradizionale ma anticonformista.

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TheFashionPolitan: AntoCostaSette, ho tartan voglia di

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Ho cercato cosa avessero in comune Giappone e Scozia e alla fine ho trovato essenzialmente tre cose: il whisky, una partita di rugby del 2019, a quanto pare indimenticabile, e Antonella Costantino...

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